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Francesco Pistolesi
SISTO V E MONTALTO
Da documenti inediti esistenti negli archivi di Montalto
In: «Picenum Seraphicum», pp. 416 e ss.
Francesco Pistolesi
SISTO QUINTO IN MINORIBUS
Da documenti inediti esistenti negli archivi di Montalto
In: «Picenum Seraphicum», pp. 425 e ss.
.... Ora aggiungeremo il Catalogo de' Prelati, che fino al presente hanno fatta la loro residenza in Montalto in qualità di Presidi. Giulio Sclafenate Milanese fu il primo destinatovi da Sisto nell' anno 1586 con il carico di Commissario Apostolico contro de' Banditi, ed altre genti facinorose, che in que’ tempi orgogliosamente infestavano lo Stato Ecclesiastico; Si diportò in tal ministero fuor di modo rigoroso, e sanguinario, e si racconta, che facesse morire sotto il capestro un gran numero di Persone, non solo per cause gravi, ma ancora leggiere, onde nel suo ritorno in Roma venne dal Pontefice acremente redarguito di troppa crudeltà. Nell’andito del Palazzo Apostolico vi fece ergerel’Arma di Sua Santità con la seguente Iscrizione
__________________________ *Nel Corridoio degli stemmi dei Governatori del Presidato Sistino è presente anche quello del Cardinale Giovanni Battista Maria Pallotto Protettore del Presidato (1642), non compreso nell'elenco nominativo di P.A. Galli sopra riportato. |
Stemma araldico di Sisto V nella facciata del Palazzo dei Presidi Iscrizione fatta porre da Giulio Sclafenate nell'andito del palazzo Apostolico di Montalto M. (1586) Zoom >> Iscrizione dedicata a Sisto V di Giulio Sclafenate Milanese fu il primo destinatovi da Sisto nell' anno 1586 con il carico di Commissario Apostolico (Foto G. Vagnarelli) Zoom >> Il corridoio d'ingresso del palazzo dei Governatori del Presidato con alcuni degli stemmi araldici Zoom >> Decreto di Sisto V di erezione del Presidato di Montalto >> |
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Politica estera
Spetta a Sisto il merito d’aver disciplinato e resa stabile la funzione dei nunzi papali presso le corti cattoliche. Nelle carte del segretario di Sisto V, Graziani, si scoprì la minuta di una vera e propria “Carta del Nunzio”, verosimilmente dettata da Sisto, contenente le istruzioni cui il nunzio deve attenersi nelle sue funzioni: Deve studiare bene la storia del paese dove si recherà, leggere i documenti e i libri che potranno istruirlo in proposito, compresa la corrispondenza dei suoi predecessori, circondarsi di gente del luogo che goda buona reputazione e abbia retto giudizio. Usi con tutti bontà e modestia, sia di esempio di vita specchiata, adempia scrupolosamente le funzioni religiose, partecipi alle sacre cerimonie di cui ha notizia o di cui sia pregato. Nei rapporti col mondo sia accorto, mostrando dignità non disgiunta da premura e unisca, secondo i casi, severità e dolcezza. In cima a tutti i suoi pensieri debbono stare gli interessi della Chiesa, e perciò egli è tenuto a fornire spesso precise e veritiere informazioni a Roma. Si astenga dal sollecitare onori ed a procurarsi arricchimenti. Insomma, come rappresentante del papa, non dimentichi d’esser egli stesso campione di virtù cristiana e di spogliarsi di tutte le passioni non confacenti all’alto grado che riveste.
A cura di Mauro Valerio Capecci
A cura di Mauro Valerio Capecci
A cura di Mauro Valerio Capecci
A cura di Mauro Valerio Capecci
A cura di Mauro Valerio Capecci
va, e ricostrisci la mia chiesa |