AI venerabile Fratello LUIGI Vescovo di Montalto BENEDETTO PP. XV Venerabile Fratello Salute e apostolica benedizione
L’iniziativa presa dai tuoi Montaltesi, sotto la tua direzione, di festeggiare solennemente la prossima ricorrenza del IV centenario della nascita di Sisto V, è da Noi molto lodata e approvata. Perché, essendosi ormai generalizzata l’usanza di celebrare in precise ricorrenze la memoria dei sommi personaggi che vissero nel passato, non si deve per nessun modo tralasciare questo personaggio che a giudizio comune, sia per la grandezza d’animo e di mente, sia per la gloria delle imprese compiute, fu Pontefice e Sovrano singolarissimo. Egli infatti, appena giunto a questa suprema dignità ed ebbe costatato come da un osservatorio le condizioni della cristianità e della società civile, fu visto con incredibile alacrità applicarsi a provvedere a tutti i loro bisogni; e in questo adoperò tanta insigne prudenza e celerità da far meraviglia come abbia potuto in così breve spazio di tempo intraprendere audacemente tante e così grandi opere e condurle felicemente a termine. E, pur essendo nel regime giudiziario un esempio di severità e giustizia, assai opportuno a quei tempi, Egli tuttavia non permetteva che vi fosse alcun tipo di miseria cui non provvedesse con generoso e caritatevole soccorso: sicché anche oggi sopravvivono i monumenti della sua beneficenza e liberalità. Alle altre sue doti si deve poi aggiungere anche l’aver promosso con somma magnificenza i benefici e gli ornamenti delle belle arti e della civiltà: e per questo la stessa Roma deve a Sisto V il suo grande e caratteristico splendore. Pertanto è senza dubbio giusto e conveniente che voi festeggiate la memoria di un tale importante personaggio, dal quale codesta città è stata in sommo grado onorata. Ciò fa molto piacere anche a Noi ed appare cosa molto opportuna, non solo perché in questo Pontefice rifulgono meravigliosamente i meriti immortali del Pontificato romano verso l’umana società, ma anche perché nell’odiemo e diffuso abbattimento o perversità di animi, mentre giace quasi abbandonata la maestà delle leggi e l’autorità dei governi, crediamo che a fortificare nel popolo la coscienza dei diritti e dei doveri, possono giovare molto, se posti in buona luce, questi chiari esempi di giustizia, di costanza e di severa disciplina. Noi pertanto, fin da ora ben volentieri prendiamo parte, per quanto possiamo, alle istituzioni che pensate di far sorgere in modo permanente per onorare un così grande Nome: a te poi concediamo volentieri che nel prossimo giorno anniversario della nascita di Sisto V, dopo il solenne Pontificale, benedica il popolo con Nostra autorità e conceda ad esso l’indulgenza plenaria da lucrarsi alle solite condizioni. Chiedendo le celesti grazie e a testimonianza della Nostra benevolenza, affettuosamente impartiamo a te, venerabile Fratello, ai membri del Comitato o Consiglio e al Clero e al popolo tuo l’apostolica benedizione. Dato a Roma presso S. Pietro il 9 dicembre 1921, l’anno ottavo del Nostro pontificato. BENEDETTO PP. XV
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Venerabili Fratri ALOISIO Episcopo Montisalti BENEDICTUS PP. XV Venerabilis Frater Salutem et apostolicam benedictionem. Consilium a Montealtensibus tuis, te duce, initum singulari solemnitate propediem quadringentesimum Xisti V natalem agendi, equidemlaudamus magnopere et probamus. Nam quando hoc est in mores nostros inductum, ut summorum hominum, qui olim fuerint, memoria certis temporum intervallis celebretur, profecto non est hic praetereundus, quem tum animi atque ingenii magnitudine, tum rerum gestarum gloria consentiunt omnes et Pontificem et Principem praestantissimum fuisse. Qui, ut hoc fastigium dignitatis attigit atque ex hac tamquam specula circumspexit quo loco res esset christiana et pubblica, incredibili alacritate visus est incumbere ad omnia quaecumque oporteret, ordinanda: in quo quidem insignem et prudentiam et celeritatem adhibuit ut mirabile sit, tam multa tamque magna eum tam brevi spatio audaciter suscepta perfecisse feliciter. Isque cum in iudiciis administrandis specimen severitatis iustitiaeque esset, iis temporibus accomodatissimum, tamen nullum miseriarum genus patiebatur esse, cui non largiter pro copia succurreret; hodieque extant beneficentiae liberalitatisque eius monumenta. Ad ceteras autem ipsius laudes ille quasi cumulus accedit quod bonarum artium atque humanitatis commoda et ornamenta magnificentissime promovit: quo nomine multum Xisto V sui spelndoris haec ipsa alma Urbs in primis debet. Itaque talis tantique viri a vobis honestari memoriam, a quo maxime ista civitas nobilitata sit, omnino aequum est et consentaneum. Idem autem Nobis pergratum accidit, utpote quod valde opportunum videatur, non modo quia immortalia Romani Pontificatus erga humanam societatem promerita egregie in hoc Pontifice illustrantur, sed etiam quia in tam late fusa animorum vel ignavia vel contumacia, cum fere iacet maiestas legum reique pubblicae auctoritas, aliquid ad roborandam vulgo vel iuris vel officii conscientiam putamus tam clara iustitiae, constantiae, severaeque disciplinae exempla posse valere, siquidem in bono lumine collocentur. Non igitur, quae vos tanto nomini perpetuum in modum honorando instituere cogitatis, ea libenter, quoad licet, iam nunc participamus: tibi autem hoc ultro tribuimus ut proximo die anniversario natalis Xisti V, post solemne sacrum, populo ex Nostra auctoritate benedicas et plenariam peccatorum veniam largiare, usitatis condicionibus lucrandam. Auspicem vero coelestium munerum ac testem benevolentiae Nostrae, apostolicam benedictionem, tibi, venerabilis frater, caeterisque qui ex isto comitatu seu consilio sunt et Clero populoque tuo peramanter impertimus. Daataum Romae apud Sanctum Petrum die IX mensis Decembris MCMXXI, Pontificatus Nostri anno octavo. Benedictus PP. XV |