SISTO V E L'ITALIA
Anche la politica estera, non occorre dirlo, era diretta da lui personalmente. Egli era presente a tutto, prevedeva tutto e reggeva lo stato coadiuvato dal giovane Segretario di Stato, il Cardinale Montalto (II) che egli, seguendo l'usanza dei tempi, aveva innalzato alla porpora nell'età di quindici anni.
« Spettacolo meraviglioso e forse inaudito — esclama il De Hübner — quello di vedere un vegliardo pressoché settuagenario, ed un giovanetto di appena sedici anni al timone di uno stato, provvedere alla necessità della situazione, accudire ai più grandi e ai più piccoli affari ; bastare a quest'ardua impresa l'uno con la chiarezza di mente, la gagliardia di volere e la intrepidezza che gli costituivano il fondo dell'animo; l'altro con una devozione corrispondente alla tenerezza di cui era l'oggetto, con un riserbo e una discrezione a tutta prova, con un'assiduita agli affari mirabile in un garzone! ».