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Nota sulla bonifica delle Paludi Pontine voluta da Sisto V
Fra le tante opere intraprese da Sisto V va annoverata anche la bonifica delle Paludi Pontine, che non venne portata a termine.
Non ci si sofferma sulla genesi del progetto né sulle decisioni prese, materia per cui si rimandano gli interessati alla consultazione del volumetto di Chiari già citato.
Si trascrive più avanti un promemoria settecentesco conservato all'Archivio di Stato di Roma (ASR), che fa rapidamente conoscere come, quando e da chi venne avanzata la richiesta di bonificare quei terreni, quali furono le iniziative adottate, come vennero considerati i diritti dei vecchi e dei nuovi proprietari, come fu effettuata la ripartizione delle quote per l'iniziativa, etc.(10) Si tratta, molto probabilmente, di un documento riepilogativo di quanto fino ad allora accaduto, forse preparato per uso legale ed amministrativo ed accompagnato da due brevi appunti. Non è stata rintracciata la pianta di cui si fa cenno nel testo.
L'impresa in soli tre anni giunge a buon punto ma poi, a causa di alcuni errori commessi e, soprattutto, della scomparsa di Sisto V animatore instancabile dei lavori da lui promossi, per circa 27 anni si trascina stancamente. Di conseguenza le acque cominciano a riprendere possesso del terreno e i costi salgono a tal punto da indurre i bonificatori a sospendere i lavori e a fare una prima ripartizione delle tenute risanate ed i vecchi proprietari ad intraprendere un'azione legale per rientrare in possesso dei loro beni.
Sarebbe interessante dedicare attenzione alle figure di coloro che partecipano alla bonifica, perché sicuramente essi fanno parte di quel gruppo di attivi imprenditori e finanzieri di cui si avvale Sisto V per condurre in porto molte delle sue iniziative, associati ad alti prelati, a faccendieri di vario genere, a favoriti del pontefice ed a funzionari governativi. Ma il tempo a disposizione non lo consente.(11)
Tuttavia, nonostante l'indubbia loro capacità ed intraprendenza, i risultati vengono raggiunti grazie alla volontà ed alla tenacia del pontefice. Con la sua scomparsa le opere non ancora concluse - come la bonifica pontina - non vengono portate a termine.