Doc. n. 9 - Mons. Fabio Biondi, Patriarca di Gerusalemme, il 3 febbraio 1588 a Mons. Marcolini a Montalto. ASV, fondo Gonfalonieri, 60, f. 5r-v
Ho dato conto a Nostro Signore di quanto Vostra Signoria Reverendissima mi scrive con la sua, et se bene ho conferito ogni cosa distintamente col suo Agente, non lasciare di dirle, che si meravigliò molto, che ella scrivesse, che li 500 scudi siano bastati per tutto il mese di decembre, et che per gennaro solo dica d'haverne spese 300 de suoi, poiché il lavoro fu cominciato fin d'ottobre, et tenne me per imprudente, che non l'havessi notato, et che l'havessi detto a Sua Santità, et tanto più, quanto che Vostra Signoria Reverendissima dice d'haver fatto sempre lavorare con 200 huomini. Si dolse anco che l'opere da principio fusserò pagate un giulio l'una, dove a Loreto il Cardinale di Perugia l'ha sempre pagate un carlino, et in tempo delle faccende del coglierle olive, che in Montalto non c'era questa rispetto, gli dissi poiché Vostra Signoria Reverendissima desiderava di sapere a chi si dovesse dare il conto delle spese, et rispuose che facesse tenere i conti in un libro, che bisognerà poi darlo in Camera.
Mi commandò finalmente che io scrivessi al Capitano Pompeo, che venisse a Montalto quanto prima per sollecitare l'opera, et che bisognando denari, se ne darà l'ordine al Tesoriere della Marca, come si è fatto della 500. Quanto al valersi de denari incamerati, o che si incameraranno, disse che se n'era scritto a Vostra Signoria Reverendissima più volte, et credo intenda che se ne voglia, ma se n'ha havuto l'ordine, non occorre altro. Et con questo le bacio le mani desiderandole ogni contento.
Se il Capitano Pompeo non è costì, facciami gratia di mandargli l'inclusa.