Doc. n. 22 - Mons. Fabio Biondi, Patriarca di Gerusalemme, il 13 luglio 1588 a Mons. Arrigoni. ASV, fondo Gonfalonieri, 60, f. 22r-v
La Santità di Nostro Signore continuando tuttavia maggiormente nel grato animo che tiene verso quella sua Patria et pensando sempre a dargli nuovi aiuti per sollevarla, ha designato di farci un monastero di monache acciò quelle che hanno animo di dedicarsi al servitio di Dio non restino per non esserci luogo che le riceva, et così anco li poveri Padri, che son gravati di altre figliole habbiano dove collocarle, et perché non intende, che quelle, che vi dovranno entrare habbia da dare donatione alcuna o sia dote, poiché quelli che hanno il modo di far questo cercaranno più tosto di maritarle, vuol provedere detto monastero di modo tale, che le possa sostener senza gravare de suoi. Et a questo effetto havendo saputo che a Cosignano vi sono alcune possessioni et case del Cavalier Mucciarelli di Ascoli secondo la nota inclusa m'ha commandato scriva a vostra Signoria Reverendissima come faccio, che un giorno con sua commodità si trasferisca in persona a Cosignano conducendo seco persona perita et intelligente di cose di campagna et visiti detti poderi et case, et quel che non può fare in un giorno lo facci in più, poiché non c'è fretta, et pigli diligente informatione della quantità di terreni, di che frutto et rendite sono, della qualità delle case, de gli arbori da frutto, et finalmente quel che giustamente si potranno pagare, perché trovandoli a proposito disegna di comprarli et applicarli al detto monasterio.
Et perché per fabricarlo di nuovo ce andarà larghezza di tempo, ne si potria habitar così presto dice Sua Santità che Vostra Signoria veda se nella Città vi fossero case capaci, che si potessero unire insieme et farci la clausura, acciò tanto più presto si potesse effettuare questo suo santo pensiero a beneficio di quella Città et povere Terre convicine, et ricorda fra l'altre le case de Rosati, dove hora sta Monsignor il Vescovo perché se fosse a proposito et che si potesse ridurre in forma di monasterio se valeria di quelle, ricorda anco certe case, che già erano di messer Alfonso, et in somma dice, che Vostra Signoria con qualche perito vada pensando se vi sarà luogo commodo a questa santa opera et ne dia avviso. Oltre di questo ordina, che s'informi se di là per quei contorni et terre vicine vi sarà altra casa commoda di terreni de fare acquisto per il medesimo effetto, et ne dia conto. Io ho ricordato, che ce sono alcuni beni nel territorio di Porchia chiamati Malisca, che sono della Compagnia del Corpus Domini d'Ascoli, alli quali si potria dar ricompensa d'altro equivalente, che credo sarà bona cosa, et Vostra Signoria Reverendissima potrà informasene et darne pieno ragguaglio, et con questo le bacio le mani et le prego ogni contento.