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Doc. n. 25 - Mons. Fabio Biondi, Patriarca di Gerusalemme, il 30 Luglio 1588 ai Priori di Montalto. ASV, fondo Gonfalonieri, 60, ff. 27v, 28r

Ho ricevuto l'instromento della ratificatione, la quale ho subito presentata in mano di Nostro Signore et credo sarà di sua sodisfattione.
Quanto al sito per l'edificio della Tinta et Purgo, Sua Santità non approva che si facci accanto al Molino, parendole luogo angusto, et che sta troppo nel basso, et anco forse con pericolo di qualche piena del fiume, et che non è esposto al sole, et il guadagno che si fa del muro del mulino lo stima poco. Imperò dice che dovendosi fare, vuole che si facci una cosa, che habbi del nobile, cioè capace, et in luogo più eminente, et ricorda che si potria far sopra il molino intorno a mezzo miglio, dove dice che è una bella prataria, che ce saria commodità di stendere i panni et fare i tiratori, et caso che bisogni, che si potria anco cingere la casa con un muro attorno come quelli, che si fanno qui a Roma alle vigne, et farlo anco di modo che il vallato, o sia forma gli passi per mezzo, et in somma che sia una cosa, che habbi garbo. Imperò le Signorie Vostre potranno esser col signor Capitano Pompeo, et col Mercante, et faranno elettione del sito, che sia a gusto di Sua Santità et sopra tutto che sia sopra il molino verso Monte di Nove, dove sono quei prati, che le Signorie Vostre lo devono sapere.

Quanto alle pegioni delle case bisogna che faccino ogni sforzo per questi due primi anni, et si ristringano da qualche altra spesa, et supplisca a questa, poiché passati li due anni, de' frutti dell'essercitio si potranno pagare et, il partito, che propone il Mercante di pagar lui le pegioni purché se gli lascino goder li frutti per tutti li sei anni, a me non piace perché non mi pare utile alla Communità, et non ho voluto proporlo a Nostro Signore perché credo per certo, che non l'havria approvato, sì perché non è utile, come anchora per non alterare la conditione della Compagnia. Imperò faccino ogni sforzo, acciò il Mercante sia bene accomodato, et non habbi occasione di dolersi, et veramente le pegioni sono troppo eccessive, et vi si dovria pigliar quello temperamento da Monsignor Governatore et dalle Signorie Vostre che al sicuro in Roma a un prezzo non si pagariano tanto, se quelle case vi fossero, et s'aiutino, perché con quello essercitio si darà il pane a tutta quella povertà. Et questa è una delle principali gratie, che Sua Santità habbi fatto a quella Patria, et però bisogna saper conoscerla.

Sua Santità si è contentata di pagar li mantelli alii quattro priori che sono di Magistrato, havendo saputo che di cinque sono ridotti a quattro. Imperò le Signorie Vostre avvisaranno quanto costano in tutto con fattura, et ogni cosa, che subito Monsignor Tesoriere mi darà il mandato delli denari et saranno contente di communicar questa mia a Monsignor Reverendissimo Governatore et al signor Capitano Pompeo, al quale non scrivo perché non ho tempo, et perché penso non sia costì. Et alle Signorie Vostre mi raccomando di cuore.

Fabio Biondi Patriarca di Gerusalemme

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