Doc. n. 33 - Mons. Fabio Biondi, Patriarca di Gerusalemme, il 26 ottobre 1588 a Mons. Arrigoni. ASV, fondo Gonfalonieri, 60, ff. 34v, 35r
Questa mattina ho dimandati denari al Papa et m'ha ordinato che io dica a Monsignor Tesoriero, sicome ho fatto, et sabbato si mandarà il mandato, che vederò di farlo spedire in ogni modo, et Vostra Signoria non tralasci in tanto il far lavorare.
Rimando il disegno del Palazzo della Eccellentissima Signora fatto dal Capitano Pompeo nel quale Nostro Signore v'ha trovato due cose, che non sono state di suo gusto, l'uno la scala che non si vede, quando s'entra nel portico o sia loggia del cortile, et che l'entrata per essere molto lunga dice che bisogna che sia molto chiara. L'altra cosa che non approva sono le prime stanze delli due appartamenti così della prima sala, come della seconda, le quali non hanno altro che una finestra, la quale ha lume falso pigliandolo dalla loggia, c'è anco la cappella che non ha lume, et una stanza di sopra, et per questo l'ha fatto riformare nel modo, che vederà nell'altro disegno, che si manda in due fogli, che è l'ultimo appresso il bastone, che è dentro nelli disegni, et secondo quello vuole Sua Santità che si regoli, et ne scrivo in conformità al detto signor Capitano Pompeo.
Quanto al disegno del purgo rimando l'uno et l'altro, et il Capitano Pompeo si potrà sodisfare di fare quello che più le piace, et quello che vederà che sia di manco spesa, et come si mandaranno denari, vi si potrà metter mano, essendo di troppa importanza per l'arte della lana.
Parlerò col signor Commissario per conto della polvere per la mina, et le bacio le mani.