Doc. n. 53 - Il Patriarca di Gerusalemme da Montalto, il 6 giugno 1589 al Card. Montalto. ASV, SS. Francia, 25, f. 320r-v
Venne l'ordine di Vostra Signoria Illustrissima che questa zecca continuasse di battere secondo il solito, et è stata gratia accettatissima a questa Città, utile a queste fabriche, et di molto aiuto a questo zecchiero, che merita per molti rispetti, ma particolarmente per la cura che si piglia di questi pagamenti, che veramente senza lui si stenteria molto. Et questa matina s'è tornato a batterre. Qui habbiano tempi cattivissimi, et doppo ch'io vi sono non credo si resta di tirare inanzi i lavori et si attende a far preparamenti di legno per le fornaci, et l'ho incapanato tutto non solo questi di Montalto, ma anco delli Paesi vicine, è vero che questa mala ragione non solo impedisce a questi [...] il lavorare et spianare ma gli ha fatto di molto danno avendogli mandato a male di molto lavoro, ch'era apparecchiato.
Si fan condurre delle fascine per li bastioni a quali si attende quando si può per il tempo. È già fondata la faccia della chiesa del Domo, et si va cavando il resto de fondamenti. Al palazzo non si può usare la diligenza, che io vorrei, per mancamento de mattoni essendosi già messi in opera tutti quelli, che si sono potuto havere in questi contorni, et si è anco tolto sì presto. Però s'il tempo si accomodarà n'havremo presto, et allora si [...] l'opere, et nella fabrica del Domo ci servimo adesso delle ruine delle chiese, et della pietra del monte, alquale anco tuttavia si attende.
S'è dato ordine di far segare buona quantità di tavole et di travetti che hormai ce ne sarà molto bisogno per l'armature et per li ponti de muratori.
Monsignore Governatore è partito et con un mal tempo, et spero, che fra dieci giorni sarà di ritorno, et tornato lui, io me ne inviarò piacendo a Dio, perché non ci essendo lui non é bene, che io parta, che altramente si stentaria in questa stagione d'haver opere et bestie da condur le materie. Et non havendo per hora, che altro dire a Vostra Signoria Illustrissima con ogni maggiore humiltà le bacio le mani.
Fabio Patriarca di Gerusalemme