Doc. n. 56 - Il Patriarca di Gerusalemme da Montalto, il primo luglio 1589 al Card. Montalto. ASV, SS. Francia, 25, f. 334r-v
Questa mia indispositione più ostinata, che grave, sentendone io poco o nissuno travaglio, non mi lascia ancor ripigliar le forze. Et li medici non solo mi consigliano, ma mi sforzano a mutare aria. Et per questo disegno piacendo a Dio, fra due giorni levarmi di qui, et andare a San Lupidio, luogo a mezza strada di Loreto, dove penso fermarmi quattro, o cinque giorni, o quanto vederò che bisogni. Et starò nel Palazzo del signor Domenico senza dar molestia, o riceverla da alcuno. Et di la poi seguirò il mio viaggio di Loreto. Io lascio le cose di queste fabriche talmente regolate, che spero si farà tuttavia meglior progresso, et non si spenderà il denaro inutilmente essendo Monsignore Arrigoni molto bene animato ad haverne cura.
Li operaij son mancati assai per rispetto del raccolto, et per questo è stato necessario di tollerare, che vadano a farlo. Però a mezzo Agosto tornaranno in gran quantità, et si seguirà il lavoro. Et in tanto si rinforzaranno li muratori al Domo, et al Palazzo, perche cominciamo ad haver delle materie, et medesimamente li denari s'impiegaranno in tanto in far buone provisioni di legnami, mattoni, calcine, et altre cose necessarie.
Nella venuta mia a Roma darò poi particolar conto delle cose in che termine si trovano. Et in tanto se parerà a Vostra Signoria Illustrissima ne potrà dire una parola a Nostro Signore al quale, et a Vostra Signoria Illustrissima prego ogni felicità di vita, et le bacio humilissimamente le mani.
Fabio Patriarca di Gerusalemme