Svizzera
Santonio viene accreditato presso i sette Cantoni cattolici più Appenzell. La sua nunziatura non comprende i Cantoni protestanti e neppure la Confederazione nel suo complesso. Nei riguardi dei quattro Cantoni cattolici appartenenti alla diocesi di Costanza, Lucerna, Uri, Schwyz e Unterwalden svolge solo funzioni episcopali, esamina le cause di appello in seconda istanza e dispensa dagli impedimenti per il matrimonio. Non ha giurisdizione sui territori delle diocesi di Costanza e di Basilea non appartenenti alla Confederazione elvetica.
1586
- Santonio arriva in Svizzera, questa nunziatura preoccupa i vari principi protestanti e
Ernesto e Guglielmo di Baviera che temevano secondi fini politici.
Dopo un anno di attività, dedicata in larga parte alla riforma morale della chiesa locale, trovandovi gravi situazioni quali la successione nelle Parrocchie da Sacerdoti-padri a Sacerdoti-figli, e l'assenza nelle rare monache del rispetto dei voti,
ha gravi scontri con il Consiglio di Lucerna per questioni legate all'assegnazione e conferma dei benefici ecclesiastici, all'amministrazione della giustizia e all'imposizione di tasse al clero. Per questi motivi gli Svizzeri ne richiedono al papa la sostituzione
1587
19 set. Sisto invia Ottavio Paravicini, il quale con l'aiuto di Gesuiti e Cappuccini, prosegue l'opera di riforma del suo predecessore. Consiglia al Papa di erigere in diocesi autonoma o quanto meno in vicariato apostolico il territorio svizzero sottoposto alla diocesi di Costanza e pone le basi per l'elezione di Andrea d'Austria, favorevole alla riforma ecclesiastica, alla sede di Costanza.