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Castignano - Scudo Sannitico: di rosso all'albero di castagno di verde, nodrito sulla sommità di un monte di 5 cime del medesimo, moventi dalla punta e ordinate in fascia, quelle ai lati più basse, quella al centro più alta, fiancheggiato a destra da un fiordaliso d’argento, a sinistra da una stella dello stesso. Lo scudo timbrato dalla corona di Comune (formata da un cerchio d’argento murato di nero e aperto di quattro archi dello stesso (tre visibili), sostenente una cinta muraria, pure essa d'argento, aperta di sedici porte di nero (nove visibili) e sormontata da una merlatura alla ghibellina di sedici pezzi (nove visibili) sempre d'argento). Sotto la punta dello scudo due rami al naturale, uno di alloro e uno di quercia, passati in decusse e legati con un nastro di porpora, decussato, ridecussato e nappato d'oro alle due estremità.
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Cossignano - Scudo Sannitico: d’azzurro al castello d’oro, murato, aperto e finestrato di due pezzi di nero, torricellato di tre torri del primo, quella al centro più grande, merlate ciascuna di quattro pezzi d’oro e mattonate di nero, sormontato dalle due chiavi papali, una d’argento e l’altra d’oro, passate in decusse.
Lo scudo timbrato dalla corona di Comune (formata da un cerchio d’argento murato di nero e aperto di quattro archi dello stesso ( tre visibili), sostenente una cinta muraria, pure essa d’argento, aperta di sedici porte di nero (nove visibili) e sormontata da una merlatura alla ghibellina di sedici pezzi (nove visibili) sempre d’argento).
Sotto la punta dello scudo due rami al naturale, uno di alloro e uno di quercia, passati in decusse e legati con il nastro tricolore d’Italia. |
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Force - Scudo Sannitico; di rosso, a quattro catene di nero, moventi dagli angoli dello scudo, e legate nel cuore da un anello dello stesso.
Lo scudo timbrato dalla corona di Comune (formata da un cerchio d’argento murato di nero e aperto di quattro archi dello stesso ( tre visibili), sostenente una cinta muraria, pure essa d’argento, aperta di sedici porte di nero (nove visibili) e sormontata da una merlatura alla ghibellina di sedici pezzi (nove visibili) sempre d’argento).
Sotto la punta dello scudo due rami al naturale, uno di alloro e uno di quercia passati in decusse e legati con il nastro tricolore d’Italia, il tutto sormontante una lista di rosso, svolazzante in fascia, e sopportante il motto in caratteri monumentali d’oro: “ FORCE ”.
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Montalto - Scudo Sagomato: di rosso al monte di 3 cime di verde, ordinate in fascia, quella al centro più alta, sormontato dalle due chiavi papali, una d’oro e l’altra d’argento, passate in decusse e accompagnate in capo da una cometa d’argento di sei raggi; alla bordura gemellata d’oro e bisantata di 52 pezzi d’argento.
Lo scudo timbrato dalla corona formata da un cerchio d’oro, gemmato, sostenente 3 trifogli dello stesso alternati da 2 perle. Sotto la punta dello scudo due rami d’alloro al naturale nodriti su di un sepolcro di marmo.
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Montedinove - Scudo accartocciato: di rosso al monte all’italiana di 9 cime al naturale, disposte 2.3.4, terrazzato dello stesso e sormontato dalle due chiavi papali, una d’argento e l’altra d’oro, passate in decusse. Lo scudo timbrato da una corona d’oro all’antica, radiata di 9 punte; accollato da due liste bifide di carnagione, disposte a mo’ di svolazzi, uscenti dal capo e ricadenti ai lati; circondato da una ghirlanda di fiori al naturale.
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Montefiore dell'Aso - Scudo Sannitico; d’azzurro bordato d’argento, al monte di 5 cime di verde, ordinate in fascia e moventi da un terrazzo al naturale, quelle ai lati più basse, quella al centro più alta, cimate, ciascuna, da un fiore d’argento, gambuto e fogliato di verde.
Lo scudo timbrato dalla corona di Comune (formata da un cerchio d’argento murato di nero e aperto di quattro archi dello stesso ( tre visibili), sostenente una cinta muraria, pure essa d’argento, aperta di sedici porte di nero (nove visibili) e sormontata da una merlatura alla ghibellina di sedici pezzi (nove visibili) sempre d’argento).
Sotto la punta dello scudo due rami al naturale, uno di alloro e uno di quercia passati in decusse e legati con il nastro tricolore d’Italia. Lo stemma di Montefiore dell’Aso deriva dalle disposizioni degli antichi Statuti Comunali del 1569, e il suo motto latino è il seguente: " Flora locum tenuit qui nunc de nomine florum dicitur ".
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Montefortino - Scudo Sagomato; partito d’azzurro e d’argento, al monte attraversante la partizione, composto di cinque cime d’oro, ordinate in fascia e moventi da un terrazzo di verde, quella al centro più alta, le due laterali più basse e cimate, ognuna, da un albero di verde. Lo scudo timbrato da una corona d’oro, gemmata, sostenente 5 fioroni del primo. Sotto la punta dello scudo due rami al naturale, uno di alloro e uno di quercia, passati in decusse e legati, in fiocco, con il nastro tricolore d’Italia. |
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Montegallo - Scudo Sannitico: d’azzurro al gallo al naturale, crestato e barbato di rosso, ardito sulla sommità di un monte di 5 cime di verde, moventi dalla punta e ordinate in fascia, quelle ai lati più basse, quella al centro più alta.
Lo scudo timbrato dalla corona di Comune (formata da un cerchio d’argento murato di nero e aperto di quattro archi dello stesso ( tre visibili), sostenente una cinta muraria, pure essa d’argento, aperta di sedici porte di nero (nove visibili) e sormontata da una merlatura alla ghibellina di sedici pezzi (nove visibili) sempre d’argento).
Sotto la punta dello scudo due rami al naturale, uno di alloro e uno di quercia, passati in decusse e legati con il nastro tricolore d’Italia.
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Montelparo - Scudo Sagomato: d’azzurro al San Michele di carnagione, cinto di rosso, coronato d’oro, impugnante nella destra una spada al naturale alta in sbarra, tenente nella sinistra una stadera dello stesso, appoggiato su un monte di 3 cime di verde, moventi dalla punta e ordinate in fascia, addestrato dalle chiavi papali d’oro, passate in decusse. |
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Montemonaco - Scudo Sagomato; d’azzurro, al castello di tre torri merlate, quella centrale più stretta e più alta, il tutto d’argento e mattonato di nero, le torri sormontate, ciascuna, da una stella d’oro; alla campagna d’argento caricata di un monte di 5 cime, ordinate in fascia e moventi dalla punta, quelle ai lati più basse, quella al centro più alta, sormontate dalle due chiavi papali, passate in decusse e accompagnate, nei cantoni destro e sinistro del capo, da due stelle, il tutto d’oro. |
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Monterubbiano - Scudo a Testa di Cavallo; fasciato di rosso e di carnagione, le fasce del secondo caricate, ciascuna, di una terza di nero; al capo abbassato di carnagione, caricato di un monte di tre cime di rosso, ordinate in fascia e moventi dalla partizione, quella al centro più alta, sormontata da due rameggiature di nero disposte, a destra, in banda, a sinistra in sbarra.
Lo scudo timbrato da una corona formata da una cinta muraria d’oro, mattonata di nero, aperta di tre pusterle di rosso, sostenente 9 torri d’oro, merlate di due pezzi dello stesso e aperte di rosso.
Lo scudo fiancheggiato da due rami di fiori d’oro, intrecciati con due liste bifide d’argento, annodate sotto la punta e sopportanti il motto in caratteri monumentali di nero: “ URBS URBANA VOCOR MEA GENS URBANA VOCATUR ”.
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Offida - Scudo Sannitico: d’azzurro alla banda di rosso, accompagnata nel cantone sinistro del capo da un torrione al naturale, merlato di 9 pezzi dello stesso, aperto di nero, finestrato di 9 pusterle del medesimo, 6, poste 2.2.2, e 3 ordinate in fascia sulla merlatura, torricellato di una torretta a cupola del primo, cimata da una croce dello stesso.
Lo scudo timbrato da un elmo d’oro rabescato, posto in maestà e con la visiera completamente aperta, burlettato d’argento e di rosso, cimato da una corona d’oro all’antica, radiata di 9 punte, lambrecchinato d’azzurro soppannanto di rosso.
Sostenuto da due leoni controrampanti d’oro, armati dello stesso e lampassati di rosso, appoggiati su una lista d’argento accartocciata, sopportante il motto in caratteri monumentali di rosso: “OPHIDAE SUM LEO GUELFUS QUI NOMINE VICI“.
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Patrignone - Di rosso, a due righe scorciate, d’azzurro, ondate superiormente di 3 pezzi d’argento, racchiudenti una gemella scorciata di nero, il tutto sormontato dalle due chiavi papali, una d’oro e l’altra d’argento, passate in decusse e accompagnate in capo da una stella d’argento di 8 punte. |
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Porchia - D’ argento, alla doppia gemella d’azzurro scorciata in banda. |
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Rotella - Scudo Sannitico: d’azzurro all’Agnus Dei al naturale, recante nell’anteriore destro una croce d’argento, da cui si diparte una banderuola bifida dello stesso e crociata di rosso, sormontato dalle due chiavi papali, una d’argento e l’altra d’oro, passate in decusse. Lo scudo timbrato dalla corona di Comune (formata da un cerchio d’argento murato di nero e aperto di quattro archi dello stesso (tre visibili), sostenente una cinta muraria, pure essa d’argento, aperta di sedici porte di nero (nove visibili) e sormontata da una merlatura alla ghibellina di sedici pezzi (nove visibili) sempre d’argento). Sotto la punta dello scudo due rami al naturale, uno di alloro e uno di quercia, passati in decusse e legati con il nastro tricolore d’Italia. |
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Ripatransone - Scudo Sagomato: di rosso al leone d’oro illeopardito, recante nella branca anteriore destra un fiordaliso dello stesso, passante su di un monte di 5 cime di verde, moventi dalla punta e ordinate in fascia, quella centrale più alta. Lo scudo timbrato dalla corona di Città (formata da un cerchio d’oro, murato di nero e aperto di otto pusterle (5 visibili), sostenente otto torri d'oro (5 visibili), merlate alla ghibellina, ognuna di 3 pezzi dello stesso, murate, aperte e finestrate di nero, unite da 4 cortine, sempre d'oro, murate di nero). Circondato da due rameggiature d’argento, passate in decusse e legate sotto la punta dello scudo.
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Santa Vittoria in Matenano - Scudo Sannitico: di rosso alla Abbazia di Farfa d’oro, aperta e finestrata
di nero, cimata da una cupola del primo, fiancheggiata da due torri dello stesso, finestrate ciascuna di una pusterla del secondo; la campagna, di tané, ad un leone rivolto, illeopardito e passante d'oro; alzato e sporgente al di sopra del punto del capo uno scudetto, sempre tané, caricato delle due chiavi papali, d'oro, passate in decusse e con gli ingegni all'ingiù. Lo scudo timbrato da una corona d'oro, gemmata, sostenente 5 fioroni del primo.
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