Fra' Felice da Montalto.
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1530 La famiglia di Felice ritorna a Montalto e qui viene affidato ad un suo zio (fratello germano del padre dice il Tempesti, altrove ho trovato della madre) Minore Conventuale Salvatore Ricci, (il Tempesti lo chiama Salvador Peretti) guardiano del locale convento, affinché continui gli studi. Entra in convento come oblato e la retta gli viene pagata dallo zio stesso. Frequenta la scuola pubblica di Montalto, situata nella casa dei Rosati, presso la porta Patrizia (11-pag.12) Il De Feo racconta che la madre Mariana stirasse il vestiario a questo zio e che della consegna si interessasse Felice che in questo modo si fece notare. (7-pag. 10) 1531 Felice veste l'abito francescano nel convento di Montalto entrando nel Noviziato (La Treccani e il Gatti parlano dell'anno 1535, mentre il de Hübner e il von Pastor citano il 1533 come anno dell’entata nel Noviziato) 1532 24 mar. La domenica delle Palme prende i voti tra i Francescani Conventuali conservando il nome di Felice (la Treccani parla dell'anno 1536 facendo svolgere la cosa ad Ascoli, mentre il De Feo parla del 1534, il von Pastor alla fine del 1534). Il saio, vista la povertà dei suoi, gli fu offerto da Rosato Rosati (che sarà ricompensato, una volta diventato Felice papa, con il titolo di cameriere d’onore). Lo zio voleva che il nome mutasse in Antonio sia per una sua particolare devozione a Sant'Antonio di Padova, sia perché, nella chiesa di San Francesco dei Padri Minori conventuali di Montalto, gli avi di Felice avevano eretto una piccola cappella dedicandola al Santo. Piergentile invece voleva che il figlio conservasse il nome di battesimo. 1532- 1534 E' presente nel convento di Montalto il Padre Maestro Vincenzo Ferneto di Montedinove che insegna a fra Felice la grammatica 1535 Succede al Ferneto il P. M. Nausilio Filareto da Santa Vittoria in Materano che lo istruisce nella Retorica tanto da farlo diventare esperto nelle orazioni, istituzioni e precetti di Cicerone, di Quintiliano e di Demostene. 1536 Partito il Filareto per un altro convento subentra il P.M. Pietro da Patrignone (dalla Treccani chiamato Pio Ottaviano Umili di Patrignone, il Gatti lo colloca nella scuola pubblica di Montalto, insegnante di retorica e mediocre poeta),notaio e latinista, che essendo un poeta istruisce il giovinetto nella poesia latina di Virgilio, Orazio e Giovenale. Il Gatti asserisce che questi maestri di Sisto non erano Frati minori Conventuali, ma semplici maestri pubblici (11-pag.13) 1536 Felice prende i voti, affiliato al convento di S, Francesco di Montalto, nella custodia (circoscrizione) di Ascoli Piceno della provincia religiosa delle Marche. (altrove ho trovato altre date, vedi anno 1532) |