Giovedì, 21 Novembre 2024

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Interventi nella Provincia della Marca

Provincia della Marca

Divenuto papa, Sisto V si circonda di marchigiani:

  • Don Antonio Migliore da Fermo, cappellano del papa
  • Annibale da Osimo, maestro di camera
  • Biagio Coligni da Fossombrone, coppiere.
  • Decio Azzolini da Fermo, segretario privato, poi cardinale
  • Fabio Biondi da Montalto, segretario e precettore del quindicenne card. Alessandro Peretti
  • Gaspare dall’Armi da Urbino, cameriere segreto partecipante
  • Annibale Bellocchio da Urbino, cameriere segreto partecipante e coppiere
  • Domenico Evangelisti da Urbino, cameriere segreto partecipante
  • Nicolò Todini da Ancona, castellano di Catel S. Angelo
  • Antonio Maria Galli da Osimo, cameriere segreto addetto alla persona del papa
  • Giovanni Evangelista Pallotta da Caldarola (MC), cappellano del papa, poi cardinale
  • Rosato Rosati da Montalto, cameriere segreto
  • Ottavio Caferro da S. Vittoria, bargello di Roma
  • Bonifacio Canobio da Montalto, maestro di camera
  • Medoro Patriarca da Grottammare, archiatra pontificio
  • Antonio Porti da Fermo, protomedico del papa
  • Antonio Melorio da Ripatransone, “familiaris” del papa
  • Angelo Rocca da Roccacontrada, capo della tipografia vaticana
  • Andrea Bacci da S. Elpidio a Mare, archiatra pontificio (dal 1587 alla morte di Sisto V)

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Riduce le contribuzioni dovute ne è un esempio l’abolizione della tassa dell’1% sulle merci che transitano nel porto di Ancona. Questa tassa, che era stata istituita da Suo predecessore, aveva portato alla netta diminuzione dei traffici mercantili nel porto anconitano con una ricaduta negativa su tutta la regione.

 

Istituisce a Bologna un collegio che prenderà il nome di collegio Montalto, dotandolo con rendite rilevanti,  per formare ad alto livello i suoi conterranei. Sono previsti quaranta allievi, oltre ai Maestri, Reggenti, Governatori e servitori, necessari alla conduzione del Collegio stesso. La sede doveva essere in Roma, ma due considerazioni la frenarono: la prima era che i futuri pontefici potessero operarne la chiusura o introdurvi altri allievi e per questo motivo con una bolla stabilisce, tra l'altro, che detto collegio era riservato solo a studenti marchigiani, la seconda era quella di nobilitare ancor più la città di Bologna. (1-pag.409-410)

1585, 14 dic. Il Capilupi nel suo rapporto al duca di Mantova informa di un invio di 14000 scudi da parte di Sisto per l’acquisto di grano.

1586

 

Sisto separa la diocesi di Macerata da quella di Recanati e unisce quella di Tolentino a Macerata, alla quale, nel 1588, dispone che fossero annessi i comuni di Pollenza e Urbisaglia precedentemente appartenenti a Camerino.

 

Arcevia (Ancona)

Questa cittadina viene gratificata, una volta salito al soglio pontificio, con l'istituzione di una Collegiata.(2-pag. 19)

 

Ancona

Il porto di questa città subisce lavori di sistemazione.

Sisto restituisce all città alcuni degli antichi diritti (13-pag. 84)

Ascoli

Nel 1574, in occasione di una visita, il Cardinal Montalto viene nominato cittadino onorario.

 

Caldarola (Macerata)

 

Grazie al Cardinale Evangelista Pallotta, prefetto della fabbrica di San Pietro, la cittadina assume una fisionomia rinascimentale.

Lo stesso cardinale fonda il Monastero di Santa Caterina d'Alessandria di Caldarola affidato al ramo femminile dei Canonici Regolari Lateranensi (note come Canonichesse) fatto venire dal monastero di Ancona e legittimato da una bolla di papa Sisto V

1590

1° agosto Sisto V, con il breve Sacri apostolatus, eleva a Collegiata la parrocchia di San Martino, fatta edificare dal Cardinale Pallotta. Viene dotata di sei canonici, due chierici beneficiati e altri addetti minori. Il Barlesi narra: “ Per le fabbriche del palazzo della chiesa del campanile e dell'altare maggiore spese il nostro esimio Cardinale scudi 38.000. Per avere a sufficienza e di buona qualità il travertino comprò il Cardinale un colle chiamato ora Sasso Pallotta tra Bistocco e Campolarzo...”

 

Camerino

1585, aprile. Quando arriva la notizia che il cardinal  Peretti era diventato il nuovo papa, <<i festeggiamenti durarono quattro serate con spari, illuminazioni, suoni di tamburi, fuochi in cui si bruciano trecento “fassine” di frasche. Le feste furono ripetute per la incoronazione con falò che consumarono altre sessanta fascine. Furono spediti tre ambasciatori, uno per terziero, per “la debita reverenzia et obbedienza et anco in esporre e trattare occorrenti opportuni negozi…>> (Bittarelli, Sisto V, pp.356-57)

 

1587 La statua in bronzo di Sisto V, opera di Tiburzio Vergelli, voluta dal consiglio comunale viene completata in questo anno e sul piedistallo si trova questa iscrizione: “In onore di Sisto Quinto Pontefice Massimo gli abitanti di Camerino donde trasse l’origine materna molto giustamente posero nel terzo anno del suo pontificato …”

 

Castel Fidardo

 

Il 13 luglio 1585 Sisto approva con proprio Breve gli Statuti cittadini autorizzandone la stampa, concede alcuni privilegi e il cambio del nome da Castel Ficardo in Castel Fidardo.

1589

Cessione di  territori in favore di Loreto

1590

Per la grande siccità Sisto V fa un prestito di 5000 scudi.

 

Castignano  (AP)

 

Nel 1585 Sisto lo rende capoluogo libero dal potere temporale del Vescovo di Ascoli, sotto la giurisdizione della Diocesi di Montalto. I Castignanesi ottengono diversi privilegi dal papa e nel 1590 compilano lo statuto.

 

Civitanova Marche

 

Sisto trasforma l'originario  Marchesato dei Cesarini in Nobile Ducato, che nel 1673 assume il nome di Cesarini-Sforza, per il matrimonio di Livia Cesarini con Federico III Sforza.

 

Fermo

 

Nel giugno1589  viene inaugurata la statua in bronzo dedicata al pontefice realizzata da Accursio Baldi, detto il Sansovino. Nell’iscrizione del basamento così sta scritto : “A Sisto V Pontefice Ottimo Massimo, di patria fermana, per aver elevato la sede vescovile a metropolitana e per la restituzione dell’Università, il Senato ed il Popolo di Fermo posero”  (11-pag. 471)

1589

24 mag. Sisto rende arcivescovile la diocesi di Fermo e la cattedrale diviene Metropolitana. In essa ai lati dell'entrata sono presenti  medaglioni dei vescovi di Fermo, Piccolomini e Peretti. Nel tesoro del duomo troviamo, donata dal Pontefice, un Pastorale di tartaruga intarsiato in madreperla con ornamenti in argento e cristallo di fattura meridionale.

- Sisto fa restaurare la locale Università

Jesi

Una volta diventato Papa, esenta questa città dalla giurisdizione del governatore di Macerata e vi istituisce il foro libero. (2- pag. 20)

 
  1. Loreto. (AN)

1585

Il 27 aprile 1585 arriva la notizia dell'elezione del nuovo papa e la Comunità ordina di suonare le campane e di far “fuochi emeriti che siano visti”.

Il 2 maggio (il G. Moroni parla del 12-13 maggio) durante la Congregazione Provinciale (o parlamento della Provincia della Marca)  si stabilisce che ogni comunità deve inviare ambasciatori a Roma per il bacio del piede al nuovo Papa.

-Sisto ordina che queste congregazioni generali si tenessero sempre nella città di Loreto (prima invece si riunivano dove le circostanze lo richiedevano), governate da un preside, con la presenza del legato della Marca e la partecipazione dei rappresentanti delle città che ne avevano diritto. Il pontefice volle che lo stemma della città fosse rappresentato dalla Santa Casa con la Beata Vergine seduta su di essa, con il Bambino in braccio; la Santa Casa a sua volta si poggiasse sopra i tre monti , fiancheggiati da due rami di pero, con il motto FELIX LAURETANA CIVITAS.

- Viene terminata la facciata della cattedrale iniziata da Gregorio XIII ed eseguiti i due ingressi laterali.

 Il Papa ha in mente di unire Loreto e Recanati in un'unica città che si sarebbe chiamata Città Felice .

Il 16 maggio Sisto V esonera la Comunità castellana dal pagamento delle tasse contro i banditi

Il 30 settembre la Comunità da altri 33 bolognini per la statua di Sisto V a Loreto, commissionata dagli otto cardinali marchigiani creati dallo stesso Pontefice. (E' la statua in bronzo del recanatese Tiburzio Vergelli realizzata da Antonio Bernardino Calcagni di Recanati  oggi antistante il Santuario finita di realizzare nel 1587)

Con la bolla del 17 marzo 1586  Pro excellenti praeminentia, Sisto V erige a città Loreto, stabilisce la cattedrale e ne nomina il nuovo vescovo, dandogli per diocesi Recanati con tutto il suo distretto e la terra di Castello, levandola alla diocesi anconetana, quella di Montecassiano, smembrata dalla diocesi osimana, e quella di Montelupone, staccata dalla diocesi fermana. Al vescovo viene assegnata per  mensa duemila scudi, ottocento dei quali da pagarsi dalle cassa del santuario. 

Inizialmente stabilisce che il vescovo di Loreto doveva essere sempre un marchigiano, ma poi recede da  questa decisione.

La nuova cattedrale ha il privilegio del giuspatronato e del diritto riservato alla Famiglia Peretti  di presentare al vescovo una persona idonea come arciprete della cattedrale.

Sulla facciata della basilica della Santa Casa di Loreto in questo anno vengono poste due lapidi per ricordare la promozione a cattedrale e l'altra per l'elevazione di Loreto a città. In entrambe si scolpì:

SIXTUS V PONTIFEX MAXIMUS / PICENUS

1586

Il 1° aprile 1586 viene nominato il primo vescovo di Loreto, Francesco Cantucci di Perugia che però fisserà la sua dimora a Recanati ove vi morirà il 26 novembre.

Il 17 dicembre  Sisto nomina il nuovo vescovo Rutilio Benzoni, romano

1586 Per volere del Papa, un procaccio (vedi nel glossario) parte da Roma per Ancona ogni lunedì passando per Loreto

1587

Sisto V approva le litanie lauretane dove vengono riassunte le qualità della Madonna e tra esse quelle di essere Sedes Sapientiae, Vas spirituale, Vas insigne devotionis. Tutte attribuzioni che derivano da una complessa interpretazione dei passi biblici nota già nell'alto medioevo.

1587

Settimanalmente passa per Loreto anche il procaccio che collega Roma con  Bologna.

-Il 27 ott.1587 l'attività del cardinal Antonio Gallo (o Galli) che aveva avuto il compito da Sisto di organizzare amministrativamente la città di Loreto si concretizza con la nomina del primo magistrato  cittadino che il il 1° novembre giura nelle mani del governatore.

Con la bolla del 20 gennaio 1588  Sisto conferma l'operato del cardinal di Perugia (A. Gallo) e dona al magistrato municipale di Loreto il torrione edificato da Leone X per la difesa del santuario.

1588

Con al bolla del 3 maggio 1588 concede varie esenzioni agli abitanti di Loreto e a chiunque  accrescesse la città con nuove abitazioni. Si ha così l'espansione urbana di Loreto fuori le mura. Nasce il borgo di Montereale, dove ogni città delle Marche avrebbe dovuto fabbricare una casa.

Con il breve del 1° marzo 1589 “Cum nos nuper oppidum Lauretanum” Sisto dispone che parte del territorio di Recanati e Castelfidardo sia assegnato alla nuova diocesi di Loreto.

1589

Il 3 settembre 1589 il Cardinale di Loreto, Antonio Maria Gallo, demanda al Governatore della Marca, Ottavio Bandino, lo smembramento di parte del territorio di Recanati e di Castelfidardo per assegnarlo alla nuova città di Loreto.

- nel mese di settembre si recano a Loreto Camilla Peretti e la figlia Flavia.

Il 6 ottobre 1589 Il governatore Ottavio Bandino, accompagnato dai magistrati loretani e assenti per protesta quelli recanatesi e castellani, pure invitati, percorre a cavallo i confini designati e fa piantare ogni tanto i cippi per identificarli.

1589 Viene inaugurato sul piazzale della Santa Casa di Loreto il monumento in bronzo in onore di Sisto V, fatto dal fonditore Antonio di Bernardino Calcagni. Le spese furono coperte, nel 1590, dai sei cardinali marchigiani (Damasceni-Peretti, Gallo, Torri, Pallotta, Pierbenedetti, Petrochino).

1590

1590, 9 gen. Sisto nomina governatore di Loreto monsignor Andrea Bentivoglio, bolognese

1590, 22 ago. Istituisce una fiera con molti privilegi, che aveva una durata che andava dal 25 novembre a tutto dicembre, sopprimendo quella di Recanati (questa ultima disposizione non ebbe effetto)

1590 Sisto V, causa siccità, provvede ad aiutare la comunità con denaro per l'approvvigionamento alimentare.

Il protettore della basilica, il cardinale Antonio Maria Gallo (1587-1620) commissiona i tre portali in bronzo della basilica (con una spesa  40.000 scudi d'oro). Quella di sinistra nel 1590 viene commissionata a Tiburzio Vergelli che si avvalse della collaborazione di Giovan B. Vitali portandola a termine nel 1596.. Quella di destra nel 1590 viene commissionata ad Antonio Calcagni che la ideò e in gran parte la modellò. Dopo la sua morte (1593) fu portata a termine nell'anno 1600 dal nipote Tarquinio Jacometti e da Sebastiano Sebastiani, i quali rielaborarono e integrarono il progetto iniziale. La porta centrale fu lavorata da Antonio di Girolamo Lombardo, con la collaborazione dei fratelli Pietro, Paolo e Giacomo. Iniziata nel 1590 fu terminata nel 1610.

- Loreto viene ingrandita e fornita di nuove fortificazioni e della nuova Porta Romana

1590 Sisto istituisce anche un Monte di Pietà.

- Una delle ultime bolle del papa concedeva alla città di Loreto una serie di privilegi.

Macerata

1589, 15 mar.  Con la bolla Romanus Pontifex viene istituito il tribunale della Sacra Rota con giurisdizione su tutte le Marche.

 

Montegragnaro (FM)

 

La Chiesa di San Francesco edificata nel 1245 fuori le mura, crollata nel 1586 e ricostruita grazie all'interessamento di Sisto V il cui stemma campeggia  sul portale polistilo strombato con archivolto a tutto sesto

 

Montelupone (MC)

 

Torre civica- Stemma in pietra con lapide: Alla virtù e alla prosperità per la benemerenza  di Sisto V Pontefice Ottimo Massimo.

Chiesa di San Francesco. Stemma sistino con lapide: Sisto V Pontefice ottimo massimo,dell'ordine dei minori conventuali, Piceno di Montalto, nell'anno della sua vita 65° l'ottavo giorno prima delle calende di maggio (24 aprile) 1585 del suo ottimo pontificato.

Nel 1586 Montelupone passa dalla diocesi di Fermo a quella di Loreto

 

Morro d'Alba (AN)

 

Nel 1586 per concessione di Sisto V, si tiene la prima fiera di San Michele, la più importante, che impegna tutto il paese per l'intero mese di settembre: si nomina un capitano e dei soldati per l'ordine pubblico,si puliscono le mura e il fossato del castello,si acquistano luminarie, si arruolano musicisti, si concede a tutti l'autorizzazione a vendere cibo e vino.

 

Offida

 

Il Cardinal Peretti dona la campana della Torre del Palazzo comunale del XI-XII secolo

 

Rotella (AP)

 

Sisto V ne fece una sede vescovile

 
  1. S. Egidio alla Vibrata

1588 (?)

15 mag. Per effetto del “Motu Proprio” di Sisto V, l'abbazia di Monte Santo e le sue pertinenze con la chiesa di S. Egidio furono aggregate alla diocesi di Montalto istituita nel 1586.

 

Sanseverino Marche (Macerata)

 

 Sanseverino Marche riceve il titolo di città (breve del 27 ottobre 1586)

Viene posta sopra la porta del mercato una targa marmorea sormontata da un angioletto: SIXTO PP V / PICEN. O.M./ 1585

  1. : A Papa Sisto V, piceno, ottimo massimo, 1585.

Nella frazione di Stigliano sulla campana del campanile di S. Giovanni vi è riportato sotto lo stemma di Sisto V un'iscrizione piramidale: TPSDNPP/ XISTI V/ AGRI/PIC/EN/I

T(empore) S(anctissimi) D(omini) N(ostri) P(a)p(ae) Xisti agri Piceni

  1. : Al tempo del santissimo signore nostro papa Sisto V della terra picena.

Il primo vescovo di Sanseverino, Orazio Marziario, fa incidere nel 1587 un'iscrizione sull'architrave della porta d'ingresso dell'episcopio:

  1. PICAENO
  2. : Nell'anno del Signore 1587. A Sisto V Pontefice Massimo Piceno
 

Smerillo (AP)

 

Sisto V dispose l'esenzione dalle tasse per permettere i lavori di restauro delle fortificazioni danneggiate dal duca di Carrara.

 

Toletino

Nel 1585  Sisto V interverrà personalmente a risolvere le ormai tristemente famose vicende tolentinati, ed eleverà in quello stesso anno Tolentino al grado di città e diocesi; le famiglie nobili della città, per ringraziamento al papa della pacificazione, erigeranno al di fuori delle mura la Chiesa Della Pace, tuttora esistente.

 

Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Stemma Cardinalizio sul soffitto a cassettoni.

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