LETTERA DI SISTO V CHE ACCOMPAGNA DONI D'ARGENTO PER LA CATTEDRALE DI MONTALTO - ITALIANO
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SISTO PP V
Diletti figli, salute ed apostolica benedizione. Ardendo noi di uno vivissimo desiderio di arricchire di grazie e di doni spirituali la Chiesa della città di Montalto, patria nostra carissima, eretta, come sapete, nei mesi scorsi da noi a cattedrale, con il consenso dei venerabili fratelli nostri i cardinali di Santa Romana Chiesa e volendo decorarla di preziosi e belli ornamenti, che serviranno soprattutto per l'aumento del culto di Dio onnipotente e della devozione dell'intero codesto popolo, non abbiamo voluto lasciarci sfuggire la presente occasione della venuta a Montalto del nostro diletto figlio il maestro Mercolino, referendario dell'una e dell'altra Segnatura, da noi destinato a reggere codesto Presidato e gli abbiamo consegnato, perché a nostro nome li porti a voi, sei candelieri d'argento e una croce ugualmente d'argento con sopra l'immagine del nostro salvatore Gesù Cristo anch'essa di solido argento, del peso complessivo di centotre libbre circa, e un faldistorio, che è il seggio del vescovo durante le sacre celebrazioni, con poggioli superiori di oricalco.E se voi considerate, come è giusto, questi doni dalla grandezza e sovrabbondanza della nostra paterna carità e benevolenza con cui ve li abbiamo mandati, senza dubbio li giudicherete non piccolo e volgare segno e monumento del nostro amore e della nostra grazia.Vi esortiamo pertanto e vi ammoniamo a conservare per sempre e custodire questi sacri doni, che collocherete in luogo adatto e decentemente ornato che dovrete scegliere, eccetto il faldistorio che, tramite queste lettere, doniamo al Vescovo per la chiesa cattedrale. Dovete curare che tali doni siano custoditi e chiusi con due chiavi, delle quali una stia presso il detto Vescovo e l'altra presso i Priori della stessa città, né siano estratti e tolti da lì senza il consenso e la volontà del Vescovo e i Priori e siano considerati fra le cose da non vendere perché destinati in perpetuo all'uso sacro.Con tutto l'affetto del cuore concediamo ed elargiamo a voi e all'intero popolo di questa città la nostra benedizione e quella della Sede Apostolica.
Dato a Roma, presso San Marco, sotto l'anello del Pescatore, il 2 maggio 1587, anno terzo del nostro Pontificato.
L'originale è presso l'Archivio Comunale di Montalto. Il testo si trova anche presso l'Archivio Segreto Vaticano, Secr. Brev., 159, f 239.
* La traduzione è di: Vincenzo Catani, La Chiesa Truentina, Op. cit.,pp. 91, 92, 93.