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ANDREA BACCI MEDICO DI SISTO V ED ENOLOGO PICENO

L’architetto Andrea Bacci o Baccio (senior), originario di Milano, si reca nelle Marche, su richiesta del Papa Paolo II, per seguire dei lavori nella basilica di Loreto. In questo periodo stringe amicizia con Livio Andronico Paleologo, di antica e nobile famiglia di origine greca residente a Santelpidio a Mare, e ben presto decide di trasferirsi in questa cittadina costruendovi una casa “assai onorevole”.

Suo figlio Antonio prende in moglie Riccadonna, nipote del Paleologo, e da questa unione, nel 1524, nasce Andrea Bacci.

ANDREAS BACCIUS

elpidiensis
ob egregiam doctrinam, romana civitate donatus
spectatissimus Xysti V medicus
inter sacrae scripturae interpretes recensitus
multurumque operum
et probatorum judicio sapientium eximus editor
et cum sapientia humana coelestm conjungens
ut Deiparae potentia
ab amne – ipso teste – eriperetur
et a Municipio Elpidiensi
hoc ponetur monumentum
promeruit
a partu Virginis MDCCLXIII

(Iscrizione lapidaria fatta dal Municipio di Santelpidio , ora scomparsa, riferita da «Album Roma», numero del 26 .12.1835)


LA FORMAZIONE E GLI STUDI

Andrea Bacci inizia i suoi studi a Matelica dal maestro Gian Paolo Perriberti. Trasferitosi a Siena, frequenta prima i corsi di filosofia poi dal 1545 si dedica agli studi di medicina.

A Roma segue dei corsi di perfezionamento in medicina sotto la guida di Modestino Cassini (originario anch’esso di Santelpidio sarà poi archiatra di S. Pio V e medico straordinario dell’imperatore Massimiliano di Germania).

Dopo un breve periodo in cui esercita la professione medica a Serra San Quirico, torna a Roma per occupare la cattedra di Lettore di Filosofia.

Con Mons. Francesco Piccolomini, arcivescovo di Siena, intraprende un viaggio verso Fabriano e qui, gustando il Trebbiano locale, comincia ad interessarsi all’enologia.

Dopo aver dato alle stampe Delle gemme - dell’Unicorno - dell’Alce - delle Acque albule - de veneris et antitodis, nel 1558 pubblica l’opera in tre volumi Il Tevere dedicata all’illustrissimo Senato e Popolo Romano.

Diventato famoso grazie alle sue opere non solo a Roma ma anche all’estero, nel 1567 gli viene affidata la Cattedra di Botanica nel Ginnasio Romano con uno stipendio ragguardevole per quei tempi di cento scudi d’oro annui.

La voluminosa opera De Thermis, stampata nel 1571 e dedicata a Cosimo De Medici, lo consacra definitamene nella stima dei suoi contemporanei tanto che nel 1576 Andrea Bacci viene inserito nell’albo d’oro dei Cittadini Romani e firmerà i suoi scritti “Andreas Baccius philosophus , medicus, elpidianus et civis romanus”.

Nel 1588 in una ristampa dedicata al Pontefice Sisto V si vieta la riproduzione dell’opera, senza il consenso dell’autore, con tanto di motu proprio del Papa e Decreti del Doge di Venezia, del Re di Francia e di Polonia.

Dopo un periodo di difficoltà finanziarie dovute alla sua mancanza di senso pratico nella professione medica entra in contatto con il Cardinale Ascanio Colonna, parente di Sisto V, che lo nomina medico della sua Corte.

Nel 1585 viene nominato archiatra dal Papa Sisto V e affianca il medico Antonio Porti di Fermo nelle cure della Corte pontificia fino alla morte del Papa avvenuta nel 1590.

Nel 1594 inizia ad ordinare i suo quaderni e manoscritti del trattato di enologia De Naturali vinorum historia che pubblicherà l’anno dopo con dedica al suo antico benefattore “ad amplissimum S. R. E. Card. Ascanium Culumnam”.

La mattina del 25 Ottobre 1600 Andrea Bacci muore a Roma nella sua casa di via Condotti all’età di 76 anni e viene sepolto nella Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo in Lucina.

Le opere di Andrea Bacci (il figlio Ercole Bacci ha scritto una specie di canzone pubblicata alla fine dell’opera “Le dodici pietre preziose ecc..” dedicata all’ illustrissimo et reverendissimo sig. Alessandro Peretti Cardinale Montalto.)

OPERE DI ANDREA BACCI

1) DE THERMIS, LACUBUS, FLUMINIBUS, BALNEIS TOTIUS ORBIS ET DE METHODO MEDENDI PER BALNEA, DEQUE LAVATIONUM SIMUL ATQUE EXERCITATIONUM ISTITUTIS IN ADMIRANDIS ROMANORUM THERMIS. LIBRI VII
EDIZIONI
Venetiis - apud V. Valgrisium, 1571
Venetiis - apud F. Valgrisium, 1587
Venetiis - apud F. Valgrisium, 1588
Romae - apud Jac. Mascardum, 1622
Patavi - apud J. B. Conzatti, 1711
Venetiis - (senza il nome dello stampatore), 1712

Il Vallisneri ne ha curato un’edizione con l’aggiunta di un libro VIII dal titolo:
DE NOVA METHODO THERMARUM EXPLORANDARUM.
Il VII Libro, che tratta
DE THERMIS VETERUM, è stato inserito nel tomo XII Thes. antiq. Roman. del Grevio.
Un libro manoscritto
DE THERMIS URBANIS di Andrea Bacci si conserva nella Biblioteca Vaticana, inventario n. 3487.

2)
DE NATURALI VINORUM HISTORIA
EDIZIONI
Romae - apud Nic. Mutium, 1595
Romae - apud Nic. Mutium, 1596
Romae - apud Nic. Mutium, 1597
Romae - apud Nic. Mutium, 1598
Francofurti - apud Nic. Stein. 1607

3)
DEL TEVERE
EDIZIONI
Romae – per Vinc. Luchino, 1558
Venetiis – per Aldo, 1576
Romae – per gli Stampatori camerali, 1599. (Con traduzione del Gomez).
Vi è inoltre un’altra edizione senza luogo né anno, né stampatore con dedica dell’autore ad Alfonzo Carafa, cardinale di Napoli.

4)
DELLE GEMME E PIEtrE PREZIOSE E DELLA LORO FORZA ED USO
EDIZIONI
Romae - 1587
Francofurti – apud Matt. Beckerum, 1603
Francofurti - apud J. D. Zumerum, 1643
Francofurti - …………

5)
DELL’UNICORNO E SUE VIRTU’ E NATURA, LIB. I.
EDIZIONI
Romae - …………
Venetiis – 1566 (trad. Marini).
Stutgardiae – 1598 (trad. Gabelthover).
Firenze – 1573
Firenze – per Giorgio Marescotti. 1582
Romae – per Bart. Grassi. 1587
Romae – apud G. Martinelli. 1587

6)
DELLA GRAN BESTIA, DETTA ALCE DAGLI ANTICHI, E DELLE SUE PROPRIETA’ E VIRTU’, LIB. I
EDIZIONI
Romae – per G. Martinelli, 1587
Romae – apud Bart. Grassi, 1587
Stutgardiae – apud Marc. Frusterum, 1588 (trad.in latino del Gabelthover e inserita nel libro sull’Unicorno).

7)
L’ORIGINE DELL’ANTICA CITTA’ DI CLUANA, CHE OGGI E’ LA NOBIL TERRA DI SANTELPIDIO
EDIZIONI
Macerata – per gli eredi Pannelli, 1692
Macerata – per gli eredi Pannelli, 1716
Il manoscritto di questa opera (venti fogli) è conservato nell’Archivio di Santelpidio a Mare insieme a due lettere del Bacci datate da Siena 28 nov. 1545 e 6 sett. 1547 “ai cinque Priori della Comunità” di Santelpidio.
La prima pubblicazione fu fatta da Natale Medaglia ed inserita nelle sue
Memorie della Città di Cluana.

8)
DELLE DODICI PIEtrE PREZIOSE CHE RISPLENDONO NELLA VESTE SACRA DEL SOMMO SACERDOTE
EDIZIONI
Romae – 1581
Francofurti – 1603

Si hanno anche due ristampe, con l’aggiunta di un discorso sul Diamante e la margherita e la loro parte nella Apocalisse e dei trattati sull’Alce e sull’Unicorno, dedicate dall’autore al Cardinale Alessandro Peretti, pronipote di Sisto V:
Romae – apud Bart.Grassi, 1587
Romae – apud Giov. Martinelli, 1587

9)
DELLE ACQUE ALBULE DI TIVOLI, BAGNI DI CESARE AUGUSTO, DELLE ACQUE ACETOSE PRESSO ROMA E DELLE ACQUE DI ANTICOLI
EDIZIONI
Romae – per Ant. Blado, 1564 (con dedica a Giovanna Duchessa d’Aragona)
Romae – per gli eredi del Blado, 1567

10)
DE VENENIS ET ANTITODIS
EDIZIONE
Romae – apud Vinc. Accolitum, 1586

11)
DE DIGNITATE THERIACAE. EPISTOLA A MARCO ODDO.
QUENAM SIT RATIO VIPERINAE CARNIS IN THERIACA. EPISTOLA AD ANTONIO PORTI.

EDIZIONE
Le due epistole sono inserite nell’opera del medico Marco Oddo dal titolo:
De componendis medicamentis.
Patavii – apud Paulum Mejettum, 1583

12)
DE BALNEIS OPPIDI BERGOMATIS
EDIZIONE
Bergomi – 1583

13)
TABULA IN QUA ORDO UNIVERSI ET HUMANORUM SCIENTIARUM PRIMA MONUMENTA CONTINENTUR
EDIZIONE
1581 – dedicata al Duca Boncompagni, Governatore di S. R. C.

14)
TABULA DE THERIACA
EDIZIONE
Romae – per Dominicum Piolatum, 1583

15)
TABULA SIMPLICUM MEDICAMENTORUM
EDIZIONI
Romae – apud Jos. De Angelis, 1577
Secondo V. Ciacconio
(Bibliotheca) e G.M. Mazzucchelli (Gli scrittori italiani) il Bacci lasciò inediti trentacinque scritti, tra lettere mediche e trattati vari tra cui: Lettere d’ un medico, Medicamenti semplici, Medicamenti composti, Della natura delle cose terrestri.

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