Il Tesoro di Sisto
- Scritto da Felice Peretti Montalto
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Le Celebrazioni sistine, che andranno avanti per tutto il 2022, nascono per ricordare la figura di Sisto V e perché il suo modus operandi rimanga a imperituro esempio per l’umanità.
La saggezza, la trasparenza, il rigore economico-finanziario guidano oggi le nostre scelte e questa iniziativa nasce con l’intento di rendere onore nel migliore dei modi alla grandezza di papa Montalto.
Vetrina virtuale
Sebbene la nostra azione abbia come forza propulsiva il volontariato, questo da solo non può bastare. Le spese vive per l’organizzazione degli eventi e per retribuire i professionisti che prestano la propria opera per raggiungere gli obiettivi prefissati richiedono uno sforzo in più che non può derivare solo ed esclusivamente da chi offre la propria disponibilità a titolo gratuito.
Per questo abbiamo deciso di proporre questa vetrina virtuale del Mercato Sistino Online (MSO) con diversi cataloghi merceologici e oggetti e gadget legati alla figura di Sisto V.
Il ricavato verrà interamente utilizzato per finanziare le attività previste, e non solo nel 2022.
È nostro desiderio, infatti, dare continuità all’iniziativa di eternare la memoria di papa Montalto oltre le Celebrazioni per i cinquecento anni dalla nascita.
Il Tesoro di Sisto V
Rendere reali e concreti i suoi interventi nei territori, riproponibili e attuabili le sue ricette per l’economia e la finanza per quelle città e terre che più di altre hanno subito nel recente passato le sciagure del terremoto e degli incendi che hanno colpito due territori distanti tra loro, ma accomunati dalla storia, dai sentimenti di appartenenza e dalla solidarietà che si è manifestata a più riprese tra le Marche e la Sardegna e più in particolare tra le comunità dei Sibillini e quelle del Montiferru.
In quest’ottica torna vivo l’esempio del Tesoro di Sisto, nato dalla volontà di papa Montalto di accrescere le disponibilità economiche. Vogliamo qui ricordare che alla data del 1° febbraio1590, i forzieri di Castel Sant’Angelo custodivano 3.000.000 scudi d’oro e 1.159.543 scudi d’argento.
I denari potevano essere utilizzati solo con il consenso scritto dei due terzi dei cardinali presenti in Concistoro in occasioni eccezionali, quali la riconquista della Terra Santa, la guerra contro i Turchi, in caso di peste o carestia, di minaccia diretta verso una provincia del mondo cattolico, di invasione degli Stati della Chiesa, della riconquista di una città appartenente alla Santa Sede, con la precauzione di non utilizzare mai più della metà del totale e di reintegrare appena possibile i fondi spesi. La lettera doveva essere letta e giurata durante i conclavi e le sue disposizioni obbligavano i successori nel pontificato. Nel Concistoro del 28 aprile 1586 fu disposto che l’integrità del Tesoro fosse verificata ogni quattro mesi.
Uno sguardo al futuro
Impossibile oggi ambire a tanto, ma l’idea di costituire un fondo in vista dello scambio di visite in regime di reciprocità nella prossima primavera tra le due comunità dei Sibillini e del Montiferru nel nome di Sisto V e di Monsignor Giovanni Sanna anima la nostra azione. Un incontro che nella nostra visione sarà solo il primo di tanti, uno scambio alla pari come premessa che si potrà estendere negli anni successivi per delineare campi e scenari di collaborazione. E per fare del bene laddove di volta in volta ce ne sarà più bisogno.
Il programma degli interventi, al momento solo abbozzato, che sarà evidenziato nelle pagine seguenti e protrà essere integrato, precisato meglio e migliorato quindi nella forma e nella sostanza sulla base di motivate segnalazioni da parte di tutti i sostenitori che vorranno darci una mano i questa impresa.